Nella splendida cornice di Villa Borghese, a Roma, l'autore e regista Francesco Antonio Castaldo ha presentato stamattina la sua creatura ed opera prima: Il sesso aggiunto. Il film è stato prodotto dall'amico e collaboratore Giovanni Madonna, che ci ha tenuto a rivendicare la caparbietà che ne ha permesso la realizzazione. La maggior parte del budget (circa 1 milione e mezzo di euro), infatti, è stato finanziato grazie al solo credito d'imposta.
Nonostante le resistenze incontrate, gli autori sono riusciti a portare al grande pubblico questo lungometraggio che reca con sé un importante messaggio sociale, volendo aprire gli occhi sul mondo dell'eroina, che silenziosamente sta riprendendo piede con prepotenza tra i giovani italiani: i Ser.T. parlano di un 40% di incremento nel consumo di questa terribile droga negli ultimi due anni, a seguito di un enorme quantitativo arrivato nel mercato italiano che ne ha fatto crollare i prezzi.
Il cast (tra i presenti i giovani ed entusiasti Giuseppe Zeno, Valentina D'Agostino e Myriam Catania), come la produzione e l'autore stesso, hanno conosciuto in prima persona il mondo della tossicodipendenza, per parlarne il più realisticamente possibile, ma non volendosi fermare a questo ambito. Non è un film sulla droga, è un film sull'amore: su questo sono tutti d'accordo.
Le musiche sono state composte dal maestro Giovanni Piovani, il che è una garanzia, che si è detto entusiasta del progetto.
La pellicola sarà distribuita anche con sottotitoli così da poterla offrire anche ai non udenti. Un film davvero per tutti, insomma, essendo riuscito a trattare un tema così delicato con un'eleganza tale da non richiederne alcun tipo di censura.
Carlo Garofalo